Ciavica in Punta Biforca (2050La)

Monti Aurunci - Esperia


Percorrendo il Sentiero CAI che scende dal Mt. Belvedere lungo le dorsali di Serra Campo di Venza per poi imboccare il Canale Biforca, paleoalveo che taglia longitudinalmente tutto il versante nord di questo gruppo montuoso, non potrà non essere notato l’ingresso della grotta che prende il nome direttamente dal Canale trovandosi proprio in testa allo stesso. L’ampio ed evidente imbocco, ampiamente segnalato per ragioni di sicurezza, si trova infatti proprio sul margine del percorso sopra descritto e si presenta come la parte superiore di un ampio pozzo di 20m di profondità alla cui base altri brevi salti immettono in un ambiente da subito speleologicamente strutturato, con pareti in calcare massiccio e levigate dall’acqua. Da questo punto la prosecuzione è decisamente evidente trattandosi di un meandro basso e ben percorribile nella prima parte che però tende a stringersi progressivamente presentando in alcuni punti dei passaggi piuttosto complessi e selettivi. Questo è solo il primo delle diverse strutture meandriformi che caratterizzano questa prima porzione di cavità, intervallate dalla presenza di pozzi, seppur di profondità modesta, e ambienti più ampi che danno respiro allo speleologo che si trova a percorrere faticosamente questi passaggi impegnativi. L’andamento marcatamente semi-orizzontale, forse inaspettato, va ricalcando in maniera abbastanza precisa il percorso del fosso soprastante, visibile in esterno, di Canale Biforca e permette di raggiungere quasi i 100m di profondità quando la cavità cambia drasticamente morfologie. Gli ultimi passaggi meandriformi vanno infatti immettendo direttamente nell’imbocco di un grande ambiente verticale quasi unitario, una sorta di pozzo-cascata che nella sua totalità arriva a misurare quasi 100m, nonostante la discesa sia intervallata da cenge e terrazzi che ne spezzano la progressione, fino ad arrivare alle ultime due tratte verticali dove le dimensioni si fanno ancora più imponenti. La situazione alla base del grande pozzo si complica, così come andarono complicandosi le esplorazioni, la grotta si va infatti biforcandosi in due passaggi distinti e divergenti tra loro, entrambi con aria ed entrambi ugualmente promettenti.


Monti Aurunci - Punta Biforca
Ciavica Punta Biforca - Rilievo mnemonico

Lo scavo fu diretto inizialmente verso una condotta (Su…Posta Condotta) dalla morfologia decisamente fossile, essendo riempita da ampi depositi di fango, oltre la quale la prosecuzione fu in un primo momento solo sondata rivelando ambienti nuovamente grandi e percorribili. Le forze furono però a questo punto drenate piuttosto verso l’altro passaggio, anche per la difficoltà del lavoro che la condotta fossile presentava, dove la disostruzione, quasi accidentale, di un breve tratto meandriforme rivelò non solo che lo stesso proseguiva, nonostante le dimensioni ridotte, ma anche un riverbero sonoro proveniente all’apparenza da ambienti retrostanti che dovevano nascondere dimensioni decisamente notevoli. L’allargamento del Cunicolo A. Manzoni portò a guadagnare solo un piccolo salto verticale di pochi metri le cui morfologie e posizione devono essere la causa dello strano riverbero. Questa seconda via non è stata ancora del tutto abbandonata grazie alla presenza di un nuovo passaggio stretto meandrifome che si diparte dalla base del pozzetto oltre l’A. Manzoni, passaggio con aria e promettente seppur di dimensioni contenute.


4 agosto 2019 - Una squadra composta da tre speleologi del GGCR ha tentato nuovamente la via rappresentata dal budello fangoso della Su…Posta Condotta guadagnandone, non senza difficoltà, gli ambienti retrostanti che prima fu possibile solo sondare. L’esplorazione ha rivelato un tratto di grotta di nuovo di dimensioni percorribile, ampiamente scavato dall’acqua e da questa non del tutto abbandonato trovando di fatto il primo scorrimento semi-attivo della cavità, seppur di portata ridotta. Tutto lascia supporre che il potenziale esplorativo della Ciavica in Punta Biforca (2050La) risulta a tutt’oggi essere stato a malapena sondato trattandosi di un grande fenomeno che, probabilmente, risulterà essere in contatto con gli scorrimenti attivi profondi del drenaggio del canale soprastante. A circa -220m la grotta prosegue infatti con due fronti indipendenti e con prosecuzioni che solo future esplorazioni potranno portare alla luce.


14 settembre 2019 - Con una punta di circa 16 ore, quattro speleo del GGCR sono scesi in profondità, continuando le esplorazioni e le attività di disostruzione a valle della Su…Posta Condotta, tratto con passaggi stretti e fangosi, al limite della percorribilità. Un rapido intervento di disostruzione ha consentito di superare il precedente limite esplorativo (-220m circa) ed una nuova successione di brevi salti, ormai peculiarità di questo settore della grotta, si è presentata alla vista degli esploratori. Dal punto di vista morfologico, il tratto è caratterizzato da ambienti più ampi con roccia pulita e levigata dall'acqua, quest'ultima sempre presente con un leggero scorrimento lungo l'intero segmento esplorato. La roccia risulta molto lavorata e la dissoluzione degli strati inclinati forma delle trame che si estendono dalle pareti al pavimento; sfumature cromatiche dall'arancio al rosa caratterizzano invece quei passaggi maggiormente battuti dallo scorrimento d'acqua o lungo le successioni calcaree presenti. Le esplorazioni si sono interrotte ad una profondità di circa -270m, fermate dal restringimento del meandro.