Pozzo Rossana (1547La)

Monti Aurunci - Monte Petrella

Descrizione e dettagli esplorativi

Pozzo Rossana (1547La) si apre relativamente vicino all’Abisso Innominato e all’Abisso Pitagorico, quindi in prossimità della vetta del Mt. Petrella, e è stato oggetto di esplorazione nuove da parte del GGCR essendo questa grotta già nota, esplorata nel 1997 e pubblicata nel 2004 dallo SCR (Speleo Club Roma). La situazione era ferma alla base del primo salto d’ingresso dove veniva riportata una fessura con aria che richiedeva lavori di disostruzione anche solo per chiarire l’esistenza di eventuali prosecuzioni. Nell’estate del 2014 si decise dunque di rimettere mano a questa promettente cavità la quale da subito rivelò sviluppi importanti. Il primo fondo fu sbrigativamente superato per guadagnare l’accesso a un sistema di brevi salti fino al raggiungimento del grande ambiente verticale costituito da due pozzi posti in continuità, ma separati da un terrazzo, che unitariamente vanno a misurare almeno 40m oltre che essere di grande valore estetico presentando una roccia bianca e perfettamente lavorata dall’azione dell’acqua. La prosecuzione si rivelò tuttavia essere non il naturale fondo della verticale bensì una condottina stretta e scomoda che si apre a pochi metri dalla base e che richiese nuovi lavori di disotruzione. Il passaggio permise agli esploratori di approfondire ulteriormente il fenomeno con nuovi salti intervallati da strettoie fino ad arrivare ad una biforcazione netta della via principale. La base dell’ultimo pozzo vedeva una fenditura sul pavimento che andava invitando gli esploratori a scendere ulteriormente dato che, inoltre, gli spazi percepiti oltre non dovevano essere di piccole dimensioni. La discesa delle successive verticali in ambienti grandi e straordinariamente lavorati condusse al primo nuovo fondo della grotta (-74m): un meandro stretto e bagnato di piccole dimensioni dove l’aria apparentemente sembrava fare ricircolo.

Durante la stessa punta esplorativa, nella risalita, venne notata la presenza di un finestrone che si apre sulla parete del pozzo della biforcazione e subito una nuova uscita fu organizzata per indagare il vuoto che si vedeva, oltre che percepiva, trovarsi oltre. La finestra immette in un altro ramo che ha un suo sviluppo indipendente di natura quasi esclusivamente verticale: la prima parte di un grande pozzo, impostato su frattura, venne scesa sfruttando caratteristiche balze rocciose, che costituiscono veri e propri terrazzi, fino ad arrivare su una seconda porzione di verticale di dimensioni ancora maggiori e morfologicamente allungata a formare un ellisse la cui discesa conduce, di nuovo, in inaspettati ambienti piccoli e fangosi sul più stretto e avanzato dei quali si decise di abbandonare l’esplorazione del ramo (-119m) dato che anche in questo punto l’aria sembrava fare ricircolo. A questo punto Rossana sembrava avere almeno due fondi indipendenti, grandi ambienti, una notevole quantità d’aria ma anche numerosi interrogativi, primo fra tutti dove si trovasse l’effettiva prosecuzione della grotta se gli sviluppi profondi vanno a costituire fenomeni di ringiovanimento, unica ipotesi che può essere avanzata per spiegare gli strani ricircoli dell’aria sui fronti dei fondi. Dopo attenta ricerca un possibile fronte esplorativo è stato individuato in un piccolo foro che si apre lungo una delle primissime verticali, mentre un’altra promettente via può essere cercata al di sopra del primo ambiente di grandi dimensioni. Complessivamente Rossana rimane comunque uno dei fenomeni più imponenti ed articolati dell’intero Mt. Petrella e di grande portata possono essere le sorprese che questa grotta potrebbe ancora rivelare essendo, di fatto, le esplorazioni appena cominciate.


Pozzo Rossana
Pozzo Rossana - Partenza del P50

Riferimenti bibliografici:
G. MECCHIA, M. PIRO 2004
Monti Aurunci, in Notiziario SCR (Speleo Club Roma), 13, Roma, pp. 34-52.