Attrezzatura per la progressione in grotta
Breve descrizione degli attrezzi speleo
Attrezzatura personale
E’ l’attrezzatura, i materiali ed altri accessori che ciascun speleologo deve avere sempre con sé durante l’escursione in grotta. Regola fondamentale è che ogni speleologo dev’essere indipendente nella progressione, provvedendo in autonomia a gestire le proprie necessità. L’attrezzatura da progressione comprende tutto il necessario al superamento in sicurezza dei tratti di grotta impervi (pozzi, traversi, scivoli, ecc) mentre i materiali personali, solitamente riposti nel sacco, servono al sostentamento dello speleologo durante la permanenza in grotta.
Casco
Serve a proteggere la testa dalla caduta di sassi e dagli urti accidentali contro la roccia o derivanti da scivolate/cadute. Dev’essere marchiato CE (Conforme alle esigenze), facilmente apribile con una sola mano, avere buona resistenza e capacità di assorbire l’energia dell’urto, dissipandola in modo da non avere conseguenze sullo speleologo. E’ costituito da un guscio rigido e da una cuffia di fettucce regolabili per adattarlo alla forma della testa. Alcuni modelli presentano sotto il guscio anche una schiuma protettiva. Per la pratica speleologica vanno benissimo i caschi da alpinismo/arrampicata, esistono ad ogni modo in commercio modelli appositamente configurati per la speleologia che hanno supporti adatti all’installazione dell’impianto di illuminazione.
Imbrago
Sostiene lo speleologo nei tratti impervi, verticali o fortemente inclinati. L’imbrago dev’essere facile da indossare e da togliere, senza troppi fronzoli che possano farlo impigliare durante la progressione, resistente alle abrasioni (con protezioni in pvc nei punti a maggior usura) e, cosa molto importante, avere un punto di attacco molto basso e vicino al baricentro del corpo così da facilitare la risalita su corda.
Ovale e Delta
Si tratta della maglia rapida che chiude l’imbrago, da scegliere preferibilmente in acciaio e con diametro non inferiore a 10 mm. All’ovale sono collegati gli attrezzi necessari alla progressione. Da come è configurata la disposizione degli attrezzi, l’ovale rappresenta un punto cardine per la sicurezza dello speleologo, in tal senso occorre sempre assicurarsi che la vite di chiusura sia sempre ben chiusa.
Pettorale
La sola funzione del pettorale è quella di tenere il bloccante fisso (croll) in tensione durante la risalita per mezzo del tiracroll, una piccola fettuccia regolabile. Con questo accorgimento, quando lo speleologo agisce sul pedale in fase di risalita, la corda scorre facilmente nel croll e non vengono persi preziosi centimetri di progressione verticale.
Longes
Durante la progressione in grotta, in particolare lungo i pozzi e nei tratti impervi, è fondamentale assicurarsi per prevenire importanti infortuni in caso di caduta. La longe è costituita da due spezzoni di corda dinamica (non inferiore a 9 mm di diametro) alle cui estremità sono presenti due moschettoni asimmetrici senza ghiera, il tutto collegato all’ovale che chiude l’imbrago. Lo speleologo si assicura agli elementi che compongono la catena di sicurezza: anelli, piastrine, moschettoni o direttamente alla corda di progressione quando occorre superare traversi e più in generale i tratti impervi orizzontali.
Bloccanti
I bloccanti sono degli attrezzi meccanici impiegati per risalire in sicurezza i tratti verticali più impervi, come ad esempio i pozzi. La corda che passa nei bloccanti scorre solo in un verso, strozzata nei bloccanti stessi da una camma provvista di dentini metallici che agiscono direttamente sulla calza della corda. Il croll (detto anche bloccante fisso o ventrale) è dotato di due fori: quello inferiore è fissato all'ovale dell'imbrago mentre il foro superiore alla fettuccia regolabile del pettorale. La maniglia, detta anche bloccante mobile, è sagomata per essere facilmente impugnata dallo speleologo, ha un cordino di sicura collegato all'ovale ed una staffa (pedale).
Discensore
Il discensore è l'attrezzo che consente la progressione in discesa, indispensabile per calarsi nei pozzi ed affrontare in sicurezza le tratte attrezzate con corda, laddove c'è pericolo di caduta. E' costituito da due pulegge fisse imbullonate tra due flange metalliche, collegato all'ovale dell'imbrago per mezzo di un moschettone parallelo con ghiera: l'attrito generato dalla corda che scorre sulle pulegge viene gestito da un secondo moschettone senza ghiera, permettendo la discesa con velocità controllata.
Impianto di illuminazione
In grotta il buio è totale, affidarsi all’impianto di illuminazione è l’unico modo per avanzare in modo sicuro. In sostituzione delle vecchie lampade ad acetilene e alogene, ormai ampiamente superate, il mercato offre molti modelli di lampade a led (alimentati a batterie) con costi e caratteristiche diversi. Un buon impianto di illuminazione, da montare sul casco, deve avere una buona autonomia, essere affidabile e resistente agli urti. Molti modelli consentono anche di configurare l’intensità della luce emessa e di conseguenza l’utilizzo della batteria oltre a modulare la componente diffusa (buona visione d’insieme) e quella diretta (maggior focus sui particolari). Un impianto in grado di sviluppare massimali di 400-500 lumen è da ritenersi più che sufficiente nella maggior parte delle situazioni. Fondamentale è avere un impianto di illuminazione di riserva, se il principale dovesse presentare malfunzionamenti. La lampada di riserva solitamente ha dimensioni minori rispetto all’impianto principale, questo per ridurre l’ingombro e facilitarne il trasporto; il ridotto dimensionamento spesso è legato anche ad una minor potenza ma, trattandosi di luce di emergenza, 100-200 lumen possono essere un buon compromesso.
Sacco
Nel sacco trovano posto materiali e attrezzature per il sostentamento dello speleologo durante l'intera escursione in grotta. Evitando di appendere gli oggetti all'imbraco o di trasportarli a mano, questa soluzione risulta sicuramente la più comoda. Quanto maggiore è la permanenza in grotta, tanto più accurata dovrà essere l'organizzazione dei materiali ed in generale la quantità da trasportare. Acqua, alimenti, poncho, telo termico e batterie di scorta sono la composizione tipica ma è possibile inserire anche il fornello, delle candele per riscaldarsi e degli indumenti di ricambio. Nel sacco, parte dello spazio è tipicamente riservato ai materiali di squadra, indispensabili per l'attrezzamento della progressione o per lavori di altra natura (attrezzature da rilievo e disostruzione).
Attrezzatura di squadra
Rientrano in questo insieme le attrezzature comuni, ad uso e beneficio dell'intera squadra per le diverse attività pianificate, sia in grotta che in esterno. Queste attrezzature vengono solitamente distribuite ai diversi componenti del gruppo che provvedono a trasportarle nei sacchi personali. Fanno parte di questi materiali non solo tutte le attrezzature destinate all'allestimento del percorso di progressione (trapano, batterie, ancoraggi e corde) ma anche i materiali da rilievo e gli arnesi per la disostruzione o altri strumenti per misurazioni e raccolta campioni.