Grotta del Pifferaio (987La)

Monti Aurunci - Esperia (FR)

L’ingresso della Grotta del Pifferio (987La), ampio e ben praticabile, si trova sulla parte bassa del versante di Serra Capriola che affaccia verso la piana di Polleca. La riscoperta della grotta si deve a informazioni provenienti da soci del Circolo Speleologico Esperiano, i quali esplorarono la cavità in passato. A oggi tutta la totalità dell’ambiente alla base del primo pozzo risulta essere invasa da una consistente quantità di rifiuti accumulati nel corso del tempo da chi abitava le zone circondariali alla grotta, aspetto favorito dal fatto che l’ingresso si trova a bassa quota. L’integrità degli ambienti che si sviluppano in profondità risulta dunque essere compromessa dal percolamento dovuto ai rifiuti, aspetto che ha portato gli speleologi del GGCR a insistere nell’esplorare ugualmente il fenomeno carsico ed effettuarne una documentazione il più puntuale possibile.


grotta del pifferaio Esperia
Grotta del Pifferaio - L'ingresso

La grotta risulta avere andamento sostanzialmente verticale: dopo la sopracitata base del pozzo iniziale si percorre un basso cunicolo che immette in una breve verticale che si percorre fino a imboccare una finestrella. Questo oblò permette di procedere attraverso una serie di facili passaggi disarrampicabili al vecchio fondo, in prossimità di un approfondimento molto stretto con forte corrente d'aria, termine delle esplorazioni del Circolo Speleologico Esperiano nel 1982. Una facile disostruzione ad opera del GGCR, ha consentito di arrivare alla partenza di un pozzo da 20 metri, ambiente che si rivela essere subito più ampio e comodo. A circa 4 metri dalla base del pozzo si imbocca in un nuovo passaggio meandriforme orizzontale che conduce in una sala di modeste dimensioni dalla quale, un buco sul pavimento, permette di raggiungere la seconda verticale della grotta che porta nelle zone più avanzate finora conosciute. La base di quest’ultimo salto si presenta piuttosto articolata: superando una quinta di roccia si può scendere ancora in ambienti molto franosi fino a raggiungere uno degli attuali fondi alla profondità di circa -100m. Tuttavia un facile traverso permette di superare l’imbocco di quest’ultimo dislivello per guadagnare ulteriori sviluppi orizzontali in ambienti fangosi fino a scendere in un’ultima sala, di dimensioni abbastanza ridotte e che rappresenta un secondo fondo indipendente, nella quale l’aria fa ricircolo e non sono state individuate prosecuzioni evidenti.

Esperia grotta del pifferaio
Ambiente con rifiuti alla base del pozzo d'ingresso

Il flusso d’aria presente all’ingresso, che accompagna gli esploratori durante tutto lo sviluppo della cavità, viene captato, o restituito a seconda della stagione, da un buco non praticabile che si apre in parete alla base della seconda verticale sopracitata, sulla parete opposta alla quinta di roccia. Questo passaggio immette in una condotta stretta che con buona probabilità cela oltre nuovi ambienti e sviluppi rendendo il fenomeno decisamente interessante anche a causa della posizione. Tuttavia, a oggi, le esplorazioni in questa cavità risultano ferme a causa della difficile praticabilità per via dei rifiuti all’ingresso e del percolamento in profondità preso in carico dallo stillicidio.